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“Doman t’arrecherò una schiacciata”
Lorenzo de’ Medici
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Una storia molto, molto lunga
L’origine della schiacciata risale a tempi molto remoti, quando si formarono i primi insediamenti umani, che iniziarono a dedicarsi all’allevamento e all’agricoltura. La sua composizione era molto rudimentale, consisteva in un impasto di acqua e cereali macinati a pietra e ridotti ad una sorta di disco sottile, adatto alla cottura sopra pietre roventi. La grande evoluzione della schiacciata arrivò con gli Egizi, (i primi ad aggiungere il lievito!) ma fu con i Romani che ne avvenne la vera e propria consacrazione, grazie all’aggiunta del frumento: la base del pane che ancora oggi mettiamo in tavola.

A partire dal Medioevo, l’impasto venne cotto nel forno e con il Rinascimento arrivò anche l’idea di farcirla, forse su suggerimento dei nobili del tempo che pare ne fossero proprio ghiotti…

Non solo da gustare
  • La schiacciata toscana ha ispirato detti e proverbi, tra cui il “rubare il fumo alle schiacciate” che indica un ladro particolarmente abile.
  • In uno scritto del famoso Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico compare la frase “Doman t’arrecherò una schiacciata”.
Lo sapevi che…

Un tempo il pane e la schiacciata venivano prodotti in grande quantità, solo una volta a settimana. In particolare, la schiacciata era sempre infornata per prima perché rappresentava un vero termostato naturale. Se la cottura avveniva uniformemente e velocemente, allora il forno aveva raggiunto la temperatura ideale per la cottura del pane!